22 agosto 2020

All You Need Is Love (nientemeno cantata dalla leggenda : I BEATLES)

 

All you need is love dei Beatles. Uno slogan per la pace, un inno all’amore, una canzone tra le più conosciute al mondo. Ripercorriamone la genesi e cerchiamo di capirne il significato, apparentemente semplice

All you need is love non è una delle migliori canzoni dei Beatles, ma certamente una delle più significative. Un inno all’amore, uno slogan per la pace, universalmente conosciuto e riconosciuto. Il ritornello, facilmente cantabile, è stato adottato (e lo è tuttora) da tutti i movimenti pacifisti e anti-militaristi degli ultimi cinquant’anni, alla maniera di Give peace a chance e Imagine dello stesso Lennon, o Blowin’ in the wind di Bob Dylan.

Musicalmente, il brano è semplice, sia nella struttura armonica che nella linea melodica, anche se ha una divisione metrica assolutamente inusuale. Misure in 4/4 e 3/4 che si alternano, in pratica un 7/4 difficilmente riscontrabile nella musica pop e rock.

La storia di All you need is love dei Beatles

I Beatles

Il primo collegamento mondiale via satellite, trasmesso in diretta, fu realizzato dalla BBC il 25 giugno 1967. Il programma si chiamava Our World. Parteciparono a quell’evento storico 26 paesi, tra Europa, Nord America, America Centrale, Nord Africa, Giappone e Australia. Ciascuna nazione diede il proprio contributo, proponendo qualcosa che le rappresentasse. Da padrona di casa, anche e soprattutto l’Inghilterra doveva offrire la propria immagine al mondo, qualcosa che ritraesse al meglio il mitico English style.

Ora, nel 1967, chi poteva rappresentare l’Inghilterra se non i Beatles? E quella fu la scelta, scontata ma irrinunciabile della rete televisiva.

L’unica cosa che la BBC chiese loro fu quella di scrivere una canzone semplice, immediata, il cui testo fosse comprensibile dagli spettatori di tutto il mondo. Paul e John si misero al lavoro separatamente e, dopo molti dubbi e ripensamenti, scelsero All you need is love, scritta da John ma firmata come sempre Lennon-McCartney. La canzone che meglio rappresentava il desiderio d’amore della gioventù alla fine di quel decennio. Ritornello semplice e facilmente memorizzabile, e una frase slogan ripetuta fino a diventare contagiosa. La canzone giusta per la diretta via satellite.

Era il periodo della guerra in Vietnam, dei Figli dei fiori, del messaggio Love Not War, e All you need is love fu quanto di meglio potesse creare il genio di John. A tal proposito, Brian Epstein, storico manager dei quattro di Liverpool, disse

“Era una canzone ispirata e volevamo davvero dare un messaggio al mondo. La cosa bella è che non può essere frainteso. È un messaggio chiaro che dice che l’amore è tutto”.

Questo era il messaggio dell’amore universale. John credeva che gli slogan potessero unire la gente verso uno stesso obiettivo. Il suo modello era We shall overcome, una canzone di protesta pacifista scritta da Joan Baez, che divenne l’inno del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti d’America.

Nel 1971, nel corso di un’intervista, Lennon dichiarò che All you need is love, così come Give peace a chance e Power to the people, era una canzone di propaganda, perché lui era un artista rivoluzionario, votato al cambiamento.

Il testo originale di All you need is love

Spartito della canzone del Beatles

Spartito della canzone del Beatles

Love, love, love
Love, love, love
Love, love, love

There’s nothing you can do that can’t be done
Nothing you can sing that can’t be sung
Nothing you can say, but you can learn how to play the game
It’s easy

Nothing you can make that can’t be made
No one you can save that can’t be saved
Nothing you can do, but you can learn how to be you in time
It’s easy

All you need is love (x2)
All you need is love, love
Love is all you need

All you need is love (x2)
All you need is love, love
Love is all you need

There’s nothing you can know that isn’t known
Nothing you can see that isn’t shown
Nowhere you can be that isn’t where you’re meant to be
It’s easy

All you need is love (x3) love
Love is all you need

Sul sito musescore puoi trovare molti spartiti gratuiti della canzone dei Beatles.

All you need is love, traduzione in italiano del brano dei Beatles: Tutto ciò di cui hai bisogno è amore

copertina 45 giri All you need is love

Copertina del 45 gire di All you need is Love

Amore, amore, amore
Amore, amore, amore
Amore, amore, amore

Non c’è niente che tu possa fare che non possa essere fatto
Niente che tu possa cantare che non possa essere cantato
Niente che tu possa dire, ma puoi imparare come giocare
È facile

Niente che tu possa fare che non possa essere fatto
Nessuno che tu possa salvare che non possa essere salvato
Niente che tu possa fare, ma puoi imparare come essere nel tempo
È facile

Tutto ciò di cui hai bisogno è amore
Tutto ciò di cui hai bisogno è amore
Tutto ciò di cui hai bisogno è amore, amore
L’amore è tutto ciò di cui hai bisogno

Tutto ciò di cui hai bisogno è amore
Tutto ciò di cui hai bisogno è amore
Tutto ciò di cui hai bisogno è amore, amore
L’amore è tutto ciò di cui hai bisogno

Niente che tu possa conoscere che non sia conosciuto
Niente che possa vedere che non sia mostrato
Nessun luogo in cui tu possa essere che non sia dove tu pensi di essere
È facile

Tutto ciò di cui hai bisogno è amore
Tutto ciò di cui hai bisogno è amore
Tutto ciò di cui hai bisogno è amore, amore
L’amore è tutto ciò di cui hai bisogno

All you need is love: analisi del testo, significato e considerazioni

Nonostante il ritornello, come abbiamo già detto, sia molto semplice da comprendere e da memorizzare (ed era proprio quello che chiedeva la BBC), i versi delle strofe sono difficili da comprendere. Non è chiaro a cosa si riferissero esattamente. L’ermetismo è tale che qualcuno ha ipotizzato ci fosse un messaggio subliminale all’interno di quei versi, o che si riferissero alle inesplorate potenzialità della mente umana.

Probabilmente John buttò fuori i primi pensieri che gli vennero in mente, e pensò che fossero quelli giusti.

Nel 1996, Paul stesso disse che “la strofa è piuttosto complessa. Non l’ho mai capita veramente”.

Il mistero è irrisolto da cinquant’anni, e credo che resterà tale, nonostante girino intorno miriadi di interpretazioni fantasiose. John era così, geniale e complesso. Un’artista rivoluzionario, come lui stesso si definì.

Beatles in mondovisione

Beatles in mondovisione

Curiosità

La trasmissione in mondovisione della session negli studi di Abbey Road era già stata registrata quando il programma andò in onda. Sarebbe stato troppo pericoloso farla in diretta davanti al mondo intero. Sulla ritmica preimpostata, fu aggiunta la parte live.

L’atmosfera in studio era festosa e furono invitati molto amici famosi, proprio per rendere l’idea del superamento delle barriere culturali e di ogni tipo di rivalità. Infatti in studio c’era Mick Jagger, leader dei Rolling Stones, gruppo storicamente rivale dei Beatles.

Gli altri amici in studio erano Marianne Faithfull, Keith Richards, Eric Clapton, Graham Nash e Keith Moon. Compito degli ospiti era quello di fare i cori, tenere i palloncini e mostrare i cartelli. L’arrangiamento fu assolutamente particolare, con l’orchestra di 13 elementi diretta da Mike Vickers (ex Manfred Mann) che apriva con le prime battute della Marsigliese, e chiudeva sul finale con citazioni di In the Mood, il Concerto Brandeburghese di Bach e Greensleeves.

Il brano uscì dapprima come singolo il 7 luglio, poi fu inserito nell’album Magical Mystery Tour. Arrivò al primo posto sia in Inghilterra che in America. Fu scelto come inno della Summer of Love, una celebrazione di pace, amore e comprensione.

In seguito, Paul ricordò:

“Ci dissero che il mondo intero avrebbe visto la nostra esibizione, e noi avevamo un messaggio per il mondo. L’amore. C’è bisogno di più amore nel mondo”.

Nel 2004 All you need is love ha raggiunto la posizione n.362 nella lista delle 500 canzoni più belle di tutti i tempi.

Secondo la leggenda PID (Paul Is Dead – Paul è morto), c’è chi sente John pronunciare frasi del tipo “Yes, he’s dead (Sì, è morto)” o ancora “No one you can save that can’t be saved (Non puoi salvare nessuno che non possa essere salvato)”.

Beatles

I Beatles

Queste sono le leggende che hanno da sempre accompagnato la vita e le imprese delle rock-star. Di chi è morto dicono che sia ancora vivo, di chi è vivo che sia già morto. Solo mitologia, niente è stato mai provato.

Conclusione

Da una canzone apparentemente semplice, come aveva chiesto che fosse la stessa rete televisiva, si può estrapolare una storia abbastanza complessa.

Si possono scoprire risvolti misteriosi, enigmatici. Questi erano i Beatles. Rivoluzionari non solo musicalmente, ma anche culturalmente. Il rock e il pop sono cambiati dopo di loro. E forse anche il jazz, vista l’enorme numero di covers dei loro brani, ormai diventati standards.

Beatles sono i Beatles, unici ed irripetibili, e non c’è al mondo chi non conosca almeno una delle loro canzoni.

di Silvio Coppola
Song Writer, Giornalista pubblicista, Radio Host
https://silviocoppola.com

_____________